Il Monte Fuji è detto anche Fujiyama nelle lingue occidentali, mentre i giapponesi lo chiamano Fuji san, signor Fuji. E’ il monte più alto del Paese del Sol Levante, nonchè meta di pellegrinaggio non solo da parte di giapponesi ma di una sempre più folta schiera di stranieri e appassionati da tutto il mondo che fanno turismo in Giappone.
La cima più alta del Giappone è un vulcano alto 3.776 m con cime innevate per 10 mesi l’anno. Si trova al confine tra le prefetture di Shizuoka e Yamanashi, a circa 20 km dalla baia di Suruga e a 113 km da Tokyo.
Originariamente, solo agli uomini era consentito scalare il Monte Fuji, percorrendo in questo modo un pellegrinaggio religioso a scopo espiatorio. Per perseguire tale meta, indossavano il tradizionale cappello in paglia a forma conica, e un vestito bianco accompagnato dai “tabis” che erano dei calzini bianchi con una cucitura per dividere l’alluce. Oggi tutti possono fare quest’esperienza, che rimane comunque un momento altamente spirituale sia per il corpo che per la mente.
Nella cultura giapponese il monte Fuji è considerato una divinità femminile ed è per questo che ogni anno si organizzano numerosi festival per celebrarlo.
I turisti che compiono l’impresa della scalata vogliono ovviamente un ricordo speciale della loro esperienza; in cima al monte Fuji troveranno sicuramente qualsiasi cosa desiderino! Souvenirs di ogni genere, cartoline, cibi tradizionali, torte tipiche giapponesi e le famose bento boxes (una scatola contenente cibo tipico giapponese che viene utilizzata per pasti a sacco).
Alla fine della stagione delle scalate tuttavia, rimane ancora un gran lavoro da fare. La quantità di rifiuti lasciata dai turisti o dagli scalatori è enorme e tenere pulito il monte Fuji è un’impresa altrettanto ardua. Fortunatamente per le persone che lavorano in vetta e per tutti i giapponesi in generale, pulire il monte Fuji è una sorta di dovere comune dato dall’amore che provano per questo pregiato simbolo del loro paese.
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