“In mano, un pezzetto di assafetida hing, l’antidoto dell’amore”
“In mano, un pezzetto di assafetida.
Uno schianto nell’altra camera, il rumore di qualcosa che si rompe. O è la notte a scagliarsi contro le vetrine della bottega?
Pietra di Marte secca quanto una scintilla, che conduci chi ti riceve alla fama e alla gloria e lo distogli dalle seduzioni di Venere. Malefica assafetida gialla che filtri via la dolcezza e lasci in un uomo solo ossa e nervi.
Una folata di vento porta dentro odore di impermeabili bagnati. Il pavimento è un lastrone di ghiaccio sotto i miei passi vacillanti. Mi costringo a raggiungere la porta.
Sotto le mani la spranga si fa spaventosamente greve. A malapena riesco a sollevarla.
Devo usare tutta la forza per spingerla tremante al suo posto mentre sono ancora in tempo.
Assafetida hing, l’antidoto dell’amore.”
L’Assafetida è detta anche finocchio fetido o concime del diavolo.
Le proprietà terapeutiche la rendono un presidio medicamentoso in grado di contrastare diversi disturbi: ha proprietà disinfettanti, digestive, antispasmodiche, lassative e antimicrobiche, tutte qualità che la rendono ottima per trattare indigestioni, flatulenza, stitichezza, spasmi e dolori di varia natura.
La medicina Ayurvedica utilizza questa spezia per trattare soprattutto catarro, bronchite cronica e pertosse.
Ma che sapore ha questa spezia? Il sapore è piuttosto amaro e persistente mentre l’odore molto simile all’aglio, viene eliminato dalla cottura. La cucina vegetariana indiana e la cucina ayurvedica la utilizzano per insaporire piatti a base di riso, verdure, curry e salse tipo ghee.
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